Considerazioni
generali Questo ricevitore è stato concepito per la ricezione della banda radiofonica dei 31 m equivalenti al range di frequenze comprese tra i 9540 kHz e i 9900 kHz; in questa porzione di spettro sono irradiate anche alcune trasmissioni della stazione religiosa Adventist World Radio che ospitano il programma OBIETTIVO DX destinato agli appassionati del Radioascolto Le frequenze di emissione usate erano 9790 kHz e 9610 kHz. Da un po' di tempo, considerate le condizioni stagionali poco variabili della propagazione, la frequenza di trasmissione è sempre 9610 kHz. L'orario di trasmissione è dalle 11.00 alle 11.30 ora italiana corrispondente alle 09.00 UTC durante l'ora legale e alle 10.00 UTC durante il periodo invernale. Il programma è condotto da Roberto Scaglione, un esperto in materia. Il ricevitore è del tipo supereterodina a semplice conversione con valore di media frequenza fissato a 455 kHz. Con tale parametro l'oscillatore locale è costretto a generare le frequenze comprese tra 9855 kHz e 10345 kHz. Infatti, definito FA il valore ricevuto dal circuito d'antenna ed FI il valore della media frequenza fissato a 455 kHz si ottiene la formula LO=FA+FI e cioè LOmin=9400+455=9855 kHz e LOmax= 9900+455= 10355 kHz. Esaurita la parentesi tecnica destinata ai meno esperti, passiamo ad esaminare il circuito elettrico in fig. 1 che, a prima vista sembrerebbe complesso ma in realtà è piuttosto semplice. L'unica difficoltà è costituita dalla costruzione delle tre bobine ma, seguendo le istruzioni, si riuscirà sicuramente a risolvere il problema. Sotto il profilo della verifica e della messa a punto le istruzioni sono molto dettagliate per non lasciare nulla al caso. Per eventuali suggerimenti e richieste di aiuto sono sempre disponibile. Questo ricevitore vi stupirà per la eccellente sensibilità, la buona selettività e l'ottima stabilità. |
Scorrendo lo schema da sinistra verso destra troviamo il circuito d'antenna composto da T1 e T2, due trasformatori che hanno il compito di selezionare la gamma di frequenze ( FAmin ed FAmax) da ricevere. Il segnale arriva amplificato da Q1 all'integrato IC1, il classico mixer che riceve anche il segnale LO dell'oscillatore locale composto attorno a L1, e che utilizza un diodo varicap al posto del classico condensatore variabile ad aria, ingombrante, costoso e suscettibile di influenze esterne. All'uscita dell'integrato, di tutta la ridda di frequenze, viene lasciata passare dal filtro ceramico FI esclusivamente quella di 455 kHz che contiene anche l'informazione di bassa frequenza. A questo punto il segnale a radiofrequenza viene amplificato da IC3 e il livello di amplificazione può essere dosato tramite il potenziometro P2. L'uscita di IC3 è accordata con un trasformatore di media frequenza a 455 kHz con il nucleo nero. Il segnale viene rivelato dai diodi al germanio D1 e D2 che provvedono ad estrarre dal segnale a radiofrequenza la componente a bassa frequenza che contiene l'informazione che ci interessa. A questo punto il segnale viene preamplificato da Q2 e ulteriormente ampliato da IC4 per poi essere inviato all'altoparlante che lo rende intelligìbile. La costruzione del ricevitore prevede l'allestimento del circuito stampato che rende il cablaggio facilitato e scevro da errori. La basetta di vetronite ramata ha le dimensioni di 11,5x6,3 cm e si potrà ricavare dalla figura 2. Per realizzare il circuito stampato vi consiglio di fare riferimento al metodo di produzione tramite il sistema del ferro da stiro. Cliccare qui per accedere al riferimento tecnico. In figura 3 si può osservare il layout dei componenti che vi aiuterà a montare i vari componenti. |
Note per la costruzione I trasformatori T1 e T2 dovranno essere costruiti utilizzando degli appositi supporti cilindrici plastici di 5 mm di diametro muniti di nucleo e schermo. Avvolgere prima l'avvolgimento secondario composto da 25 spire di filo di rame smaltato di 0,16 mm di diametro; successivamente avvolgere il primario costituito da 6 spire di filo di rame smaltato da 0,25 mm di diametro. La foto 1 mostra i dettagli della costruzione. La bobina L1 dell'oscillatore è costituita dallo stesso tipo di supporto sul quale si avvolgeranno 25 spire di filo di rame smaltato da 0,15 mm di diametro. Del trasformatore T3 si è già scritto: questo componente comprende anche il condensatore C21 che, pertanto, non appare nel layout. |
Note per la taratura e la messa a
punto Montati tutti i componenti e cablato i componenti esterni (potenziometri e altoparlante) consiglio di effettuare una verifica delle tensioni togliendo dagli zoccoli i tre integrati. Con il tester in portata voltmetrica a 20 V verificare che: - sul piedino 8 di IC1 ed all'uscita di IC2 siano presenti circa 8 V; - sui pin 1 e 8 di IC3 siano misurati circa 12 V; - sul pin 5 di IC3 sia presente una tensione che varia al variare del cursore di P2; - sul pin 6 di IC4 sia presente una tensione di circa 12 V; - sul drain di Q1 siano presenti 9 V circa; - sulla base di Q2 sia presente una tensione di 0,60 V. Se i valori misurati saranno uguali o prossimi a quelli indicati si potrà procedere con la messa a punto dell'oscillatore locale, il cuore dell'apparecchio. Raccomando di attenersi scrupolosamente ai valori dei componenti che formano questo settore (C10, C11, C13, C14 e C15). Collegare, al punto contrassegnato FREQUENZIMETRO nel layout del componenti, un corto filo di rame e inserirlo nella presa di antenna del ricevitore di stazione sintonizzato su 9845 (LOmin) kHz. In tal modo si usa il ricevitore commerciale come un rivelatore di segnale. Portare a zero il cursore di P1 e ruotare lentamente il nucleo di L1 fino ad osservare sull'S-meter del ricevitore un forte segnale di portante. Verificare, portando il cursore di P1 al massimo, che sia "coperta" la frequenza LOmax. Tra parentesi vorrei sottolineare che il diodo varicap varia la propria capacità al variare della tensione ai suoi capi e più precisamente, ad una tensione bassa corrisponderà una grande capacità e viceversa. Le operazioni di messa a punto dell'oscillatore locale sarebbero agevolate con l'uso di un frequenzimetro. Adesso si può collegare l'antenna esterna. Regolare il cursore di P2 in modo da ascoltare in altoparlante un robusto segnale audio. Ruotare lentamente P1 fino ad ascoltare una stazione radio. Regolare, alternativamente, i nuclei di T1 e T2 per raggiungere l'optimum. Regolare il nucleo di T3 per migliorare la qualità audio tenendo presente che non sempre un segnale forte rappresenta il non plus ultra. In altri termini occorrerà scegliere la migliore opzione segnale/rumore. Nella foto 2 appare il ricevitore completato nel montaggio dei componenti e nel cablaggio. Le foto 3 e 4 mostrano il ricevitore montato in una scatola trasparente di una nota marca di cioccolatini. Il filtro ceramico che ho indicato nella lista dei componenti è stato estratto da un telefono cordless di seconda generazione ma, con opportuna modifica al circuito stampato, si potrà usare qualsiasi tipo di componente similare. Qualche nota a margine: consiglio di introdurre un potenziometro addizionale da 470 Ω per effettuare la sintonia fine perchè consente di centrare perfettamente la stazione ricevuta. Fare riferimento alla variante indicata nello schema di figura 1. Nel caso in cui la riproduzione della bassa frequenza risultasse distorta, inserire un condensatore ceramico dal valore di 22 nF da saldare tra il cursore di P3 e la massa. Nel layout dei componenti tale condensatore è stato omesso. Concludo segnalando i collegamenti ad alcuni filmati Youtube nei quali viene documentato il funzionamento dell'apparecchio ancora in fase di collaudo e a costruzione ultimata. AWR: https://youtu.be/sPANqYuxUrg Obiettivo Dx : https://youtu.be/7WPlvmw6yC8 Carrellata 31 m: https://youtu.be/5HksCJjs0xw Obiettivo DX 29 gennaio 2017: https://youtu.be/8wU6GZ6Aocs Sarò grato verso tutti coloro che mi faranno pervenire all'indirizzo email (tzzlorenzi@tiscali.it) suggerimenti e/o segnalazioni di eventuali inesattezze. |
RESISTENZE | CONDENSATORI | INTEGRATI |
---|---|---|
R1= 1 MΩ | C1= 82 pF | IC1= NE612 |
R2= 220 Ω | C2=33 pF | IC2= 78L08 |
R3= 100 Ω | C3= 100 nF | IC3= MC1350 |
R4= 100 Ω | C4= 2,2 nF | IC4= LM386 |
R5= 56 kΩ | C5= 82 pF | |
R6= 27 kΩ | C6= 33 pF | TRANSISTOR |
R7= 47 kΩ | C7= 100 nF | Q1= BF245 Fet |
R8= 47 kΩ | C8= 10 µF/16 V | Q2= BF245 Fet |
R9= 100 Ω | C9= 10 nF | Q3= BC 547 |
R10= 4,7 kΩ | C10= 68 pF | |
R11= 470 kΩ | C11= 82 pF | DIODI |
R12= 100 Ω | C12= 100 nF | D1= AA119 o simile |
R13= 10 Ω | C13= 220 pF | D2= AA119 o simile |
P1= 10 kΩ | C14= 180 pF | DV= BB112 Varicap |
P2= 22 kΩ | C15= 220 pF | |
P3= 10 kΩ | C16= 100 nF | BOBINE |
C17= 100 nF | T1= Leggi testo | |
C18= 100 nF | T2= Leggi testo | |
C19= 100 nF | T3= Leggi testo | |
C20= 100 nF | L1= Leggi testo | |
C21= Compreso in T3 | ||
C22= 100 nF | VARIE | |
C23= 100 nF | FI= Filtro 455 kHz | |
C24= 100 nF | ALTOPARLANTE 8Ω | |
C25= 100 nF | ||
C26= 100 nF | ||
C27= 47µF/16 V | ||
C28= 10 µF/16 V | ||
C29= 100 nF | ||
C30= 470 µF/16 V | ||
C31= 100 nF |