Le disgrazie non vengono mai sole. Come i gendarmi, viaggiano
quasi sempre in coppia. Così una delle conseguenze (non si sa se
meno drammatiche) del grave episodio di Mestre, in cui - si dicano le cose
come stanno - un manipolo di sbirri armati di regolamenti quanto meno discutibili
hanno stroncato l'attività eversiva di quattro terroristi armati
di fucili mitragliatori Ats-909 e bombe Egz Dx-zero intenti ad ascoltare
un pugno di emittenti broadcast di nessun interesse diexistico; una delle
conseguenze, dicevamo, è stata il roboante ritorno sulla scena di
uno dei funzionari più solerti della polizia radioinvestigativa
giuliana, l'ineffabile Commissario Clementoni.
La cappa di silenzio che aveva avvolto il brillante agente divulgatore
dopo le fenomenali pagine pirloraniche della pericolosa "missione AEQ"
(quando il nostro - animato dal nobilissimo intento di spiegare a un pubblico
potenziale di due persone, entrambe con problemi di orecchio, come si ascoltano
le emittenti andine, era stato costretto a rinunciare per mesi alla sua
vera identità - provocando sconcerto e angoscia nei lettori e soprattutto
nei suoi familiari più stretti), era diventata quasi inquietante.
Il RADIOASCOLTOITALIANO, l'entità che Clementoni rappresenta tanto
degnamente, disperava ormai di poter tornare ad ammirare le manifestazioni
fenomeniche di una delle menti più acute della direzione politico-giudiziaria
Apir. E invece la tragedia di Mestre, l'amara sentenza che condannava un
innocente vercellese a un odioso Spielberg radiofonico, squarciava il velo
della incertezza e della riservatezza e riportava alla fulgida luce di
uno degli spazi intellettual-telematici più illuminati d'Italia,
il nome di Clementoni, scritto a lettere di fuoco in calce a una raffica,
breve ma di rara intensità, di messaggi, anzi di "msx" elettronici.
L'inizio del pirotecnico intervento ha avuto un carattere di ecumenica
solidarietà espressa alle vittime del raid. Ecumenica, vien fatto
di pensare, nel tradizionale senso triestin-cattolico-argentino dei vari
signori che si affacciano ai balconi delle numerose casas rosadas della
nostra infelice storia ed esortano le folle in manica di saio e camicia
ad abbracciare al fine un'unica fede; in genere quella promulgata dal balcone
stesso. Anche perché gli "altri" o si sono dileguati al primo fiammeggiar
di roghi o hanno accettato le generose offerte di trasferimento in ameni
luoghi di villeggiatura, al riparo dai miasmi delle città e dei
ghetti.
Se si fosse limitato alla solidarietà, il Commissario avrebbe
tutto sommato svolto un'azione doverosa e apprezzabile, fugando sicuramente
certi maligni sospetti. Per una volta il male comune di un gruppo ormai
sicuramente in fase di estinzione avrebbe dato vita a un po' di sano spirito
di corpo; un'occasione - tanto per illustrarne il potenziale - in cui perfino
Brunero ha finito per meritarsi i sinceri complimenti di tutti per l'equilibrio
dei toni, l'intelligenza e l'efficacia delle iniziative.
Ma l'indomita indole investigativa del brillante poliziotto non
poteva non saltare fuori alla prima occasione. Che si presentava proprio
a ridosso dei fatti di Mestre quando sulla prestigiosa lista Sw-ita, si
accendeva uno dei periodici dibattiti su un tema che secondo alcuni frequentatori
della lista dovrebbe essere caro a tutti e che invece è sempre stato
molto controverso: gli ascolti fasulli e i personaggi che sulle false segnalazioni
costruiscono carriere diexistiche rumorose quanto effimere e rapidamente
dimenticate, recando però danno a chi - esperto o novellino - si
ostina ad agire con un minimo di preparazione e competenza.
La direzione politica dell'Apir, che non ha mai compreso la natura
di un hobby praticato nello stesso modo ovunque fuori da Trieste e Torino,
non si è mai posta il problema. Per l'organo sessuale del RADIOASCOLTOITALIANO,
una segnalazione è come il rapporto di una pattuglia autorizzata
a bere in servizio: non si discute nemmeno. Che si tratti dell'ascolto
di Rai Caltanissetta con antenna ciliegio, di un oggetto volante non identificato,
o delle isole Norfolk in onde medie, l'importante è ascoltare. Sollevare
il problema della qualità dell'hobby è una bestemmia in un
ambiente che sembra essere interessato solo all'assegnamento di improbabili
e risibili cariche sociali.
Quando lo sparuto gruppetto di fedelissimi della lista telematica
comincia a mettere in dubbio i tips rigorosamente transpacifici di un buffo
pensionato tedesco residente sulla costa del Mediterraneo occidentale -
area peraltro baciata da condizioni climatiche e radiofoniche molto favorevoli
(ma a tutto c'è un limite) - Clementoni sfodera l'intero armamentario
di una retorica zoppicante ma travolgente. Eccone qualche esempio (le maiuscole,
ovviamente, non sono nostre) preso direttamente dalla lista Sw-ita e commentato
tra parentesi quadra - quando si può, perché spesso l'eloquio
clementoniano è di quelli che fuori dai commissariati nessun individuo
dotato di normali facoltà sarebbe in grado di penetrare:
Un monitoraggio giornaliero (guarda che sono più di quanto pensi coloro i quali controllano metodicamente un canale, una banda...) supplisce a tante cose.
[come vuole l'antico proverbio cinese, basta restare fermo sulla riva del fiume per veder passare il cadavere delle stazioni più difficili]
[sacra] lo dovrebbe essere [la parola del dx-er e il suo senso di responsabilità], eccome! Come quella di ogni persona ONESTA che perde ore di sonno, dedica risorse ed energie, spendendo tutto ciò in nome di una passione che ci accomuna, di un passatempo che DEVE rimanere sempre tale, questo si. Col rispetto delle persone, per carità, SEMPRE!
[Clementoni insomma, non concepisce che qualcuno possa inventarsi di sana pianta le stazioni che pretende di ascoltare. Chi non dorme, deve per forza prendere pesci, no? Logica ferrea]
immagino il novellino-tipo di SW-ITA:
[tipica manifestazione dello straordinario acume investigativo del nostro. Sw-ita è una lista che conta una settantina di indirizzi, meno di venti dei quali si fanno sentire regolarmente. Di questi, una buona parte ha almeno vent'anni di esperienza, Clementoni compreso. I famosi novellini-tipo saranno sì e no due, troppo poco per categorizzare. A meno di possedere l'implacabile intelligenza "inferens" del Commissario]
un ignorante (di radioascolto) di ritorno,
[di ritorno da cosa? Dalla scampagnata con l'antenna-parafulmine? Si è analfabeti di ritorno quando pur avendo conseguito la licenza elementare non si è più in grado di leggere un testo scritto in una lingua divenuta troppo complessa e evoluta. Se uno si accinge a fare del dx e non ha mai ascoltato niente se non la radiocronaca di Ciotti è un ignorante di sola andata.]
molto edotto delle varie beghe intestine, si anche con qualche esempio di ascolto più o meno evoluto, ma senza una crescita lineare e compiuta.
[In base ai programmi ministeriali del MinculcApir, immaginiamo]
Da sempre un novellino ha imparato dai soloni. Non è per caso che stiano scomparendo quest'ultimi? Perchè non aprimiamo una discussione NOVELLINI e li facciamo parlare?
[Con la tortura? La lampada accesa in faccia? Gli elettrodi ai testicoli? Commissario, i NOVELLINI potrebbero scrivere se volessero. Ma non lo fanno. Che facciamo, li arrestiamo tutti?]
Di COSA volete che si parli su SW-ITA? Di
sputtanamenti generalizzati oppure di una mini-ruota in prima serata (tra
chi si ritiene non solo abilitato ma anche interessato a farlo) alla caccia
del segnale ipotizzato da Enzio visto che ancora siamo in tempo con la
stagione?
[...]
questi personaggi sono DXers con tanti anni
di esperienza attiva alle spalle, gente da apprezzare, non da demolire
con la subdola arma della delegittimazione. Scusami, ma "tra noi"
non possiamo combatterci in eterno, dovremo dare fondo a tanti ricordi,
per cui "quella sera" arrivava Eco oppure Arcangel San Gabriel oppure
CosaVuoiTu con segnali talmente indecenti da sembrare inverosimili.
Così, come allora, ciò può ancora succedere ad
altri, con gli stessi meccanismi imprevedibili e casuali.
[...]
il lontano, l'ignoto, per definizione, non
pone limiti, non detta ricette. A noi, vecchi della cosa, lasciare
segnali, tracce, testimonianze, insomma esperienze, in modo che i
nuovi ci possano metabolizzare sopra ... e magari superarci.
[Qui il Commissario sfiora vette di insospettato lirismo. Ma le licenze poetiche, purtroppo, non bastano per sentire le Hawaii in onde medie alle nostre avare latitudini. Il problema è che il Dx-ing è "ignoto" solo al consiglio di amministrazione dell'Apir. Tutti gli altri sanno che i limiti ci sono e che chi non li rispetta fa sempre una pessima figura, senza bisogno della "subdola arma della delegittimizzazione", come appunto cercavano di affermare tutti i poveretti verbalmente apostrofati da Der Kommissar. Quanto ai vecchi, alle tracce, al metabolizzare, si configura sempre più inquietante l'ipotesi che il nostro stia perdendo il controllo della situazione.]
non ho alcun problema nel stare da qualsiasi parte laddove ci sia il Buonsenso, lo spirito di corpo, quel minimo di intelligenza e rispetto di tutti, persino anche il sano cameratismo e lo spirito di emulazione, senza il quale verrebbe meno l'essenza del DXing
[boh. Proviamo magari a sostituire "DXing" con "fascismo", purché
quel "minimo di intelligenza" sia davvero minimo? Ma aspettate, il vero
fuoco d'artificio deve ancora venire. Come in tutti gialli che si rispettino
il colpevole viene smascherato nelle ultime righe.]
Finalino. A me le discussioni "sensate" piacciono, finchè rimangono tali.
[Finalino? Ma dove siamo, a Carosello? Ecco perché le sue sono così insopportabili: perdono il senso fin dall'inizio]
Una postilla: una persona con delle medie capacità ed esperienze MA con tanto tempo e passione, supplisce a tutto, anche ai soloni (come te, come me, come tanti altri...) di una stagione, di un anno, di un'epoca comunque trascorsa che, davvero, non hanno più da ribattere che o con il silenzio (invidioso) o con le battutine cattive, come quelle in cui credo state incorrendo (e sapete bene per essere recidivi cosa voglia dire delegittimare oppure insinuare... e lo dico bonariamente, non per aprire polemiche e discussioni fuorvianti e parallele che, ahimè, oramai fungerebbero come il sale sulle ferite della nostra senilità radiofonica).
[visto? Per ascoltare le Hawaii in onde medie occorrono solo abnegazione e fede. Le campagne contro i presunti falsificatori sono solo "battutine cattive", delegittimanti, di persone che accusano alcuni di inventarsi gli ascolti per uno spregevole senso di invidia. Gentaglia per giunta recidiva e notoriamente affiliata a un partito di opposizione. Meno male che le famose persone si devono rispettare sempre. Come possano essere al tempo stesso "fuorvianti e parallele" le discussioni dovremmo andarlo a chiedere a Flaminio Piccoli su 5555 kHz, ma siamo troppo impegnati a leccarci le ferite della nostra senilità radiofonica.]
Trascorrono poche ore e la vicenda subisce una svolta. Mentre il dibattito era partito dai dubbi relativi a un personaggio attivo fuori dai confini della Patria, il Commissario, con un blitz che ha del miracoloso, riesce a individuare una prova schiacciante - e domestica - della malafede dei suoi avversari:
Riprendo questo msx per molto di più di una sterile polemica. Ringrazio anzitutto chi si è sforzato di capire.
[un po' di coda di paglia deve avercela, insomma]
Poi, come ben sapete, alla radio non si comanda. Non solo perchè Solomon arriva in mezza Europa ad inizio Dicembre e non a Gennaio come dovrebbe, ma perchè a Udine (da Pierluigi Calligaro, con nuova antenna) l'8/12 sera arrivava non solo Solomon (come da Magrone) ma anche Vanuatu sui 90 metri e LRA36 sui 19 metri. Il trafelato PLC al telefono mi sembrava un ragazzino... E più di uno sa perchè PLC non collabora più a PlayDX: in sunto da tempo è stato definito l'Enzio italiano, almeno per quanto riguarda le indonesiane. Ma perchè tutto questo? Perchè senza queste precisazioni, senza il buonsenso
[toh, è tornato minuscolo]
non mettiamo le basi di una discussione paritetica, a doppio binario.
[voleva dire "non a senso unico", dimenticando che perfino i treni
riescono a percorrere una tratta in entrambi i sensi su una linea a binario
unico.
Dunque ecco l'inesorabile evidenza. A difesa dell'iberico tedesco
(guarda che caso, ci sono sempre di mezzo i tedeschi quando soffia forte
il vento dell'indignazione pirloranica), vilmente accusato di falsificare
regolarmente il logbook, viene chiamato alla sbarra un brillante componente
del minoritario partito del dx-ing in seno all'Apir: non più di
due o tre persone, tutti gli altri trovano già difficilissima e
inebriante Voice of Malta. L'anziano, espertissimo dx-er nominato testimone
e perito della difesa, nonostante gli anni di vile ostracismo subito dal
capo di un'opposizione che peraltro sarebbe ben contenta di segnalare sul
proprio giornalino tips così autorevoli, smaschera le malelingue
ascoltando proprio la stazione che è stata oggetto di tanti sospetti,
l'esotica Vanuatu. Lo fa su una frequenza (lasciamo stare il refuso clementoniano
sulle bande, se non sono armate il Commissario si confonde facilmente),
che neppure l'iberico tedesco si è sognato di riportare in questa
stagione nella presumibile ora serale cui sembra far riferimento la stranamente
vaga indagine istruttoria. Con quali raffinati strumenti, quali tecniche,
quali "nuove antenne", è stato possibile realizzare l'exploit?]
Alle giuste richieste di chiarimento giunte dai lettori di sw-ita, tra i quali i soliti pierini che pretendevano di ascoltare la registrazione (la registrazione!) di Vanuatu, Clementoni risponde da par suo:
Sorry per i 90 che invece dovevano essere 75, tuttavia... ben capite, io non ho ascoltato direttamente.
[ma uno straccio di elenco, una copia del Wrth di tre anni fa poteva anche consultarla, o tutto è rimasto chiuso nei cassetti dell'Ufficio Divulgazioni?]
Però di PLC mi fido e, giusto per chiarire, proprio stasera martedì ore 20.30 mi telefonava sconsolato... che l'antenna che gli ho montato non "funziona più", ovvero la propagazione se ne è andata.
[tragico e poetico al tempo stesso, beckettiano addirittura. Si noti tra l'altro come il Commissario non sia in grado di descrivere il tipo di antenna utilizzato, neppure dopo aver ammesso di averla eretta personalmente]
Giampaolo, PLC non usa cuffie e raramente, molto ma molto raramente il tape (della serie: lo collega quasi sempre a segnalino scaduto...).
[ma certo, così si fa, Vanuatu si sente molto meglio senza cuffia e registrarla sarebbe un esercizio inutile, poco virile, che diamine. Il che dovrebbe fugare la benché minima perplessità sull'attendibilità del testimone.]
Se qualche dubbio rimane, vi assicuro del metodo, consolidato in 50 anni di passione autentica, sconfinata.
[anche il senile Don Chisciotte era animato da passione autentica e sconfinata, ma i suoi "guerrieri" restavano mulini a vento]
Scusate l'insistenza, ma che è anche la mia ricetta per i tanti o pochi entusiasti (maggioranza silenziosa) che ci leggono: 25% all'antenna, 25% al ricevitore, 25% al proprio personale manico (soprattutto intuizione della correlazione frequenza-orario/stagione propizie) e sicuramente l'ultimo 25% all'ASSIDUITA', alla presenza giornaliera sul canale, agli orari giusti per quella tal banda o frequenza. Non rimane immutabile la miglior ricetta per fare dei DX insoliti quella di farli durante la settimana, quando la maggioranza lavora e/o non può permettersi la pratica del DXing? Per il resto...
[Dopo una ricetta così convincente, dove le capacità tecniche e l'intelligenza hanno un ruolo tanto preponderante, il resto mancia, Commissario.]
Non ci vuole Perry Mason per ricusare una testimonianza che, partendo da un ascoltatore che non è in alcun modo in grado di dimostrare l'autenticità dei suoi ascolti, dovrebbe assolvere personaggi accusati di falsificazione di ascolti (e intendiamoci, stiamo sempre parlando all'interno delle iperboliche metafore radiantische, nessuno prenda sul serio il tono di imputazioni che sono volutamente da operetta, come il Commissario si ostina a non capire). Nonostante la palese contraddizione, il funzionario si proclama tuttavia più che soddisfatto:
Felice (per il perdurare del DXing come fenomeno assolutamente imprevedibile e non catalogabile) poi di osservare come le esperienze di ognuno di voi, magari pure migliori delle mie in assoluto nello specifico, siano state smentite da un ascoltare, in questo periodo, assiduo, costante, giornaliero (non mio purtroppo, di PLC!).
[in pseudo-italiano nel testo. Nello specifico, una traduzione assolutamente
approssimativa potrebbe essere: "godo come un furetto per aver sputtanato
degli sputtanatori che oltretutto pensano di essere migliori di me, tirando
in ballo proprio l'ascolto - quanto mai vacillante, ma chissenefrega -
che quei bastardi non credevano possibile. Beccatevi questa, stronzi. Mi
spiace solo di non avere avuto io il piacere di sentire Vanuatu su 3945,
ma forse è meglio così perché tutta la responsabilità
ricade su PLC."
Ma come tutte le traduzioni anche questa è limitata dallo
stato dell'arte di conoscenze filologiche che nel caso della lingua clementoniana
sono ancora largamente incomplete.]
Forse accortosi con ritardo della intrinseca debolezza di taluni assunti. Il formidabile investigatore conclude il suo blitz ritornando ai registri lirici. Con esiti non sempre felici:
Alla base di tutto comunque un fatto etico: non demoliamo miti, non sputtaniamo le persone. Ognuno comunque in questa vetrina virtuale e globale responsabile delle proprie azioni: alla lunga, come il fatto inglese che avete riportato, se le basi del mito non sono solide e ben fondate, alla fine si ride tutti (amaramente).
[era esattamente quello che intendevano dire i maligni sputtanatori
sputtanati (i quali, sia detto per inciso, non dubitano affatto che sia
possibile ascoltare Vanuatu e le Solomon, solo pretenderebbero più
serietà nelle segnalazioni): i nodi dei falsificatori vengono sempre
al pettine. Chissà perché, il Commissario ha speso non si
sa quanti msx e una testimonianza alquanto discutibile per poi dare parzialmente
ragione ai suoi presunti avversari.]
Perchè trasformare questo passatempo bellissimo del DX in eterno conflitto? Contro persone, idee, posizioni altrui? Credo che la mia sia una posizione di non conflittualità e di reciproco rispetto e tolleranza ampliamente condivisibile, finora da molti confusa (per calcolo? per convenienza? per comodità?) come buonismo. Almeno ora, che i fatti di Mestre ci pongono dinnanzi a responsabilità di fondo mica da poco, per esempio in cui mi sento coinvolto quanto voi, per piacere non perdiamo l'ultimo tram!
L'inchiesta si conclude com'era iniziata, con un ecumenico (a quanti
binari?) appello alla non conflittualità sottoscritto da un Clementoni
che giustamente non ama essere preso per un buonista, tratto che nuocerebbe
gravemente alla sua carriera.
Saliamo tutti sullo stesso ultimo tram (perché ultimo? e
se fosse diretto in rimessa?) chiamato desiderio. Tanto il biglietto lo
pagano gli sputtanatori: lui ci ha la tessera da Commissario.