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Valerio Di Stefano - Interferenze - Memorie di un radioappassionato disorganico
Prefazione di Andrea Lawendel - Postfazioni di Ezio Toffano e Franco Probi

Il Commissario Clementoni

Dove va Nuatu?

La seconda, irresistibile inchiesta del Commissario Clementoni.


Le disgrazie non vengono mai sole. Come i gendarmi, viaggiano quasi sempre in coppia. Così una delle conseguenze (non si sa se meno drammatiche) del grave episodio di Mestre, in cui - si dicano le cose come stanno - un manipolo di sbirri armati di regolamenti quanto meno discutibili hanno stroncato l'attività eversiva di quattro terroristi armati di fucili mitragliatori Ats-909 e bombe Egz Dx-zero intenti ad ascoltare un pugno di emittenti broadcast di nessun interesse diexistico; una delle conseguenze, dicevamo, è stata il roboante ritorno sulla scena di uno dei funzionari più solerti della polizia radioinvestigativa giuliana, l'ineffabile Commissario Clementoni.
La cappa di silenzio che aveva avvolto il brillante agente divulgatore dopo le fenomenali pagine pirloraniche della pericolosa "missione AEQ" (quando il nostro - animato dal nobilissimo intento di spiegare a un pubblico potenziale di due persone, entrambe con problemi di orecchio, come si ascoltano le emittenti andine, era stato costretto a rinunciare per mesi alla sua vera identità - provocando sconcerto e angoscia nei lettori e soprattutto nei suoi familiari più stretti), era diventata quasi inquietante. Il RADIOASCOLTOITALIANO, l'entità che Clementoni rappresenta tanto degnamente, disperava ormai di poter tornare ad ammirare le manifestazioni fenomeniche di una delle menti più acute della direzione politico-giudiziaria Apir. E invece la tragedia di Mestre, l'amara sentenza che condannava un innocente vercellese a un odioso Spielberg radiofonico, squarciava il velo della incertezza e della riservatezza e riportava alla fulgida luce di uno degli spazi intellettual-telematici più illuminati d'Italia, il nome di Clementoni, scritto a lettere di fuoco in calce a una raffica, breve ma di rara intensità, di messaggi, anzi di "msx" elettronici.

L'inizio del pirotecnico intervento ha avuto un carattere di ecumenica solidarietà espressa alle vittime del raid. Ecumenica, vien fatto di pensare, nel tradizionale senso triestin-cattolico-argentino dei vari signori che si affacciano ai balconi delle numerose casas rosadas della nostra infelice storia ed esortano le folle in manica di saio e camicia ad abbracciare al fine un'unica fede; in genere quella promulgata dal balcone stesso. Anche perché gli "altri" o si sono dileguati al primo fiammeggiar di roghi o hanno accettato le generose offerte di trasferimento in ameni luoghi di villeggiatura, al riparo dai miasmi delle città e dei ghetti.
Se si fosse limitato alla solidarietà, il Commissario avrebbe tutto sommato svolto un'azione doverosa e apprezzabile, fugando sicuramente certi maligni sospetti. Per una volta il male comune di un gruppo ormai sicuramente in fase di estinzione avrebbe dato vita a un po' di sano spirito di corpo; un'occasione - tanto per illustrarne il potenziale - in cui perfino Brunero ha finito per meritarsi i sinceri complimenti di tutti per l'equilibrio dei toni, l'intelligenza e l'efficacia delle iniziative.
Ma l'indomita indole investigativa del brillante poliziotto non poteva non saltare fuori alla prima occasione. Che si presentava proprio a ridosso dei fatti di Mestre quando sulla prestigiosa lista Sw-ita, si accendeva uno dei periodici dibattiti su un tema che secondo alcuni frequentatori della lista dovrebbe essere caro a tutti e che invece è sempre stato molto controverso: gli ascolti fasulli e i personaggi che sulle false segnalazioni costruiscono carriere diexistiche rumorose quanto effimere e rapidamente dimenticate, recando però danno a chi - esperto o novellino - si ostina ad agire con un minimo di preparazione e competenza.
La direzione politica dell'Apir, che non ha mai compreso la natura di un hobby praticato nello stesso modo ovunque fuori da Trieste e Torino, non si è mai posta il problema. Per l'organo sessuale del RADIOASCOLTOITALIANO, una segnalazione è come il rapporto di una pattuglia autorizzata a bere in servizio: non si discute nemmeno. Che si tratti dell'ascolto di Rai Caltanissetta con antenna ciliegio, di un oggetto volante non identificato, o delle isole Norfolk in onde medie, l'importante è ascoltare. Sollevare il problema della qualità dell'hobby è una bestemmia in un ambiente che sembra essere interessato solo all'assegnamento di improbabili e risibili cariche sociali.
Quando lo sparuto gruppetto di fedelissimi della lista telematica comincia a mettere in dubbio i tips rigorosamente transpacifici di un buffo pensionato tedesco residente sulla costa del Mediterraneo occidentale - area peraltro baciata da condizioni climatiche e radiofoniche molto favorevoli (ma a tutto c'è un limite) - Clementoni sfodera l'intero armamentario di una retorica zoppicante ma travolgente. Eccone qualche esempio (le maiuscole, ovviamente, non sono nostre) preso direttamente dalla lista Sw-ita e commentato tra parentesi quadra - quando si può, perché spesso l'eloquio clementoniano è di quelli che fuori dai commissariati nessun individuo dotato di normali facoltà sarebbe in grado di penetrare:

Un monitoraggio giornaliero (guarda che sono più di quanto pensi coloro i quali controllano metodicamente un canale, una banda...) supplisce a tante cose.

[come vuole l'antico proverbio cinese, basta restare fermo sulla riva del fiume per veder passare il cadavere delle stazioni più difficili]

[sacra] lo dovrebbe essere [la parola del dx-er e il suo senso di responsabilità], eccome! Come quella di ogni persona ONESTA che perde ore di sonno, dedica risorse ed energie, spendendo tutto ciò in nome di una passione che ci accomuna, di un passatempo che DEVE rimanere sempre tale, questo si. Col rispetto delle persone, per carità, SEMPRE!

[Clementoni insomma, non concepisce che qualcuno possa inventarsi di sana pianta le stazioni che pretende di ascoltare. Chi non dorme, deve per forza prendere pesci, no? Logica ferrea]

immagino il novellino-tipo di SW-ITA:

[tipica manifestazione dello straordinario acume investigativo del nostro. Sw-ita è una lista che conta una settantina di indirizzi, meno di venti dei quali si fanno sentire regolarmente. Di questi, una buona parte ha almeno vent'anni di esperienza, Clementoni compreso. I famosi novellini-tipo saranno sì e no due, troppo poco per categorizzare. A meno di possedere l'implacabile intelligenza "inferens" del Commissario]

un ignorante (di radioascolto) di  ritorno,

[di ritorno da cosa? Dalla scampagnata con l'antenna-parafulmine? Si è analfabeti di ritorno quando pur avendo conseguito la licenza elementare non si è più in grado di leggere un testo scritto in una lingua divenuta troppo complessa e evoluta. Se uno si accinge a fare del dx e non ha mai ascoltato niente se non la radiocronaca di Ciotti è un ignorante di sola andata.]

molto edotto delle varie beghe intestine, si anche con qualche  esempio di ascolto più o meno evoluto, ma senza una crescita lineare e  compiuta.

[In base ai programmi ministeriali del MinculcApir, immaginiamo]

Da sempre un novellino ha imparato dai soloni. Non è per caso che  stiano scomparendo quest'ultimi? Perchè non aprimiamo una discussione  NOVELLINI e li facciamo parlare?

[Con la tortura? La lampada accesa in faccia? Gli elettrodi ai testicoli? Commissario, i NOVELLINI potrebbero scrivere se volessero. Ma non lo fanno. Che facciamo, li arrestiamo tutti?]

Di COSA volete che si parli su SW-ITA? Di  sputtanamenti generalizzati oppure di una mini-ruota in prima serata (tra  chi si ritiene non solo abilitato ma anche interessato a farlo) alla caccia  del segnale ipotizzato da Enzio visto che ancora siamo in tempo con la  stagione?
[...]
questi personaggi sono DXers con tanti anni di esperienza attiva alle  spalle, gente da apprezzare, non da demolire con la subdola arma della  delegittimazione. Scusami, ma "tra noi" non possiamo combatterci in eterno,  dovremo dare fondo a tanti ricordi, per cui "quella sera" arrivava Eco  oppure Arcangel San Gabriel oppure CosaVuoiTu con segnali talmente indecenti  da sembrare inverosimili. Così, come allora, ciò può ancora succedere ad  altri, con gli stessi meccanismi imprevedibili e casuali.
[...]
il lontano, l'ignoto, per definizione, non pone limiti, non detta  ricette. A noi, vecchi della cosa, lasciare segnali, tracce, testimonianze,  insomma esperienze, in modo che i nuovi ci possano metabolizzare sopra ... e  magari superarci.

[Qui il Commissario sfiora vette di insospettato lirismo. Ma le licenze poetiche, purtroppo, non bastano per sentire le Hawaii in onde medie alle nostre avare latitudini. Il problema è che il Dx-ing è "ignoto" solo al consiglio di amministrazione dell'Apir. Tutti gli altri sanno che i limiti ci sono e che chi non li rispetta fa sempre una pessima figura, senza bisogno della "subdola arma della delegittimizzazione", come appunto cercavano di affermare tutti i poveretti verbalmente apostrofati da Der Kommissar. Quanto ai vecchi, alle tracce, al metabolizzare, si configura sempre più inquietante l'ipotesi che il nostro stia perdendo il controllo della situazione.]

non ho alcun problema nel stare da qualsiasi parte laddove ci sia il  Buonsenso, lo spirito di corpo, quel minimo di intelligenza e rispetto di  tutti, persino anche il sano cameratismo e lo spirito di emulazione, senza  il quale verrebbe meno l'essenza del DXing

[boh. Proviamo magari a sostituire "DXing" con "fascismo", purché quel "minimo di intelligenza" sia davvero minimo? Ma aspettate, il vero fuoco d'artificio deve ancora venire. Come in tutti gialli che si rispettino il colpevole viene smascherato nelle ultime righe.]
 

Finalino.  A me le discussioni "sensate" piacciono, finchè rimangono tali.

[Finalino? Ma dove siamo, a Carosello? Ecco perché le sue sono così insopportabili: perdono il senso fin dall'inizio]

Una postilla: una persona con delle medie capacità ed esperienze MA con  tanto tempo e passione, supplisce a tutto, anche ai soloni (come te, come  me, come tanti altri...) di una stagione, di un anno, di un'epoca comunque  trascorsa che, davvero, non hanno più da ribattere che o con il silenzio  (invidioso) o con le battutine cattive, come quelle in cui credo state  incorrendo (e sapete bene per essere recidivi cosa voglia dire delegittimare  oppure insinuare... e lo dico bonariamente, non per aprire polemiche e  discussioni fuorvianti e parallele che, ahimè, oramai fungerebbero come il  sale sulle ferite della nostra senilità radiofonica).

[visto? Per ascoltare le Hawaii in onde medie occorrono solo abnegazione e fede. Le campagne contro i presunti falsificatori sono solo "battutine cattive", delegittimanti, di persone che accusano alcuni di inventarsi gli ascolti per uno spregevole senso di invidia. Gentaglia per giunta recidiva e notoriamente affiliata a un partito di opposizione. Meno male che le famose persone si devono rispettare sempre. Come possano essere al tempo stesso "fuorvianti e parallele" le discussioni dovremmo andarlo a chiedere a Flaminio Piccoli su 5555 kHz, ma siamo troppo impegnati a leccarci le ferite della nostra senilità radiofonica.]

Trascorrono poche ore e la vicenda subisce una svolta. Mentre il dibattito era partito dai dubbi relativi a un personaggio attivo fuori dai confini della Patria, il Commissario, con un blitz che ha del miracoloso, riesce a individuare una prova schiacciante - e domestica - della malafede dei suoi avversari:

Riprendo questo msx per molto di più di una sterile polemica.  Ringrazio anzitutto chi si è sforzato di capire.

[un po' di coda di paglia deve avercela, insomma]

Poi, come ben sapete, alla  radio non si comanda. Non solo perchè Solomon arriva in mezza Europa ad  inizio Dicembre e non a Gennaio come dovrebbe, ma perchè a Udine (da  Pierluigi Calligaro, con nuova antenna) l'8/12 sera arrivava non solo Solomon (come da Magrone) ma anche Vanuatu sui 90 metri e LRA36 sui 19  metri. Il trafelato PLC al telefono mi sembrava un ragazzino... E più di uno sa perchè PLC non collabora più a PlayDX: in sunto da tempo è stato definito l'Enzio italiano, almeno per quanto riguarda le indonesiane. Ma perchè tutto  questo? Perchè senza queste precisazioni, senza il buonsenso

[toh, è tornato minuscolo]

 non mettiamo le basi di una discussione paritetica, a doppio binario.

[voleva dire "non a senso unico", dimenticando che perfino i treni riescono a percorrere una tratta in entrambi i sensi su una linea a binario unico.
Dunque ecco l'inesorabile evidenza. A difesa dell'iberico tedesco (guarda che caso, ci sono sempre di mezzo i tedeschi quando soffia forte il vento dell'indignazione pirloranica), vilmente accusato di falsificare regolarmente il logbook, viene chiamato alla sbarra un brillante componente del minoritario partito del dx-ing in seno all'Apir: non più di due o tre persone, tutti gli altri trovano già difficilissima e inebriante Voice of Malta. L'anziano, espertissimo dx-er nominato testimone e perito della difesa, nonostante gli anni di vile ostracismo subito dal capo di un'opposizione che peraltro sarebbe ben contenta di segnalare sul proprio giornalino tips così autorevoli, smaschera le malelingue ascoltando proprio la stazione che è stata oggetto di tanti sospetti, l'esotica Vanuatu. Lo fa su una frequenza (lasciamo stare il refuso clementoniano sulle bande, se non sono armate il Commissario si confonde facilmente), che neppure l'iberico tedesco si è sognato di riportare in questa stagione nella presumibile ora serale cui sembra far riferimento la stranamente vaga indagine istruttoria. Con quali raffinati strumenti, quali tecniche, quali "nuove antenne", è stato possibile realizzare l'exploit?]

Alle giuste richieste di chiarimento giunte dai lettori di sw-ita, tra i quali i soliti pierini che pretendevano di ascoltare la registrazione (la registrazione!) di Vanuatu, Clementoni risponde da par suo:

Sorry per i 90 che invece dovevano essere 75, tuttavia... ben capite, io non  ho ascoltato direttamente.

[ma uno straccio di elenco, una copia del Wrth di tre anni fa poteva anche consultarla, o tutto è rimasto chiuso nei cassetti dell'Ufficio Divulgazioni?]

Però di PLC mi fido e, giusto per chiarire,  proprio stasera martedì ore 20.30 mi telefonava sconsolato... che l'antenna  che gli ho montato non "funziona più", ovvero la propagazione se ne è andata.

[tragico e poetico al tempo stesso, beckettiano addirittura. Si noti tra l'altro come il Commissario non sia in grado di descrivere il tipo di antenna utilizzato, neppure dopo aver ammesso di averla eretta personalmente]

Giampaolo, PLC non usa cuffie e raramente, molto ma molto raramente il tape  (della serie: lo collega quasi sempre a segnalino scaduto...).

[ma certo, così si fa, Vanuatu si sente molto meglio senza cuffia e registrarla sarebbe un esercizio inutile, poco virile, che diamine. Il che dovrebbe fugare la benché minima perplessità sull'attendibilità del testimone.]

Se qualche  dubbio rimane, vi assicuro del metodo, consolidato in 50 anni di passione  autentica, sconfinata.

[anche il senile Don Chisciotte era animato da passione autentica e sconfinata, ma i suoi "guerrieri" restavano mulini a vento]

Scusate l'insistenza, ma che è anche la mia ricetta per i tanti o pochi  entusiasti (maggioranza silenziosa) che ci leggono: 25% all'antenna, 25% al  ricevitore, 25% al proprio personale manico (soprattutto intuizione della  correlazione frequenza-orario/stagione propizie) e sicuramente l'ultimo 25%  all'ASSIDUITA', alla presenza giornaliera sul canale, agli orari giusti per  quella tal banda o frequenza. Non rimane immutabile la miglior ricetta per  fare dei DX insoliti quella di farli durante la settimana, quando la  maggioranza lavora e/o non può permettersi la pratica del DXing?  Per il resto...

[Dopo una ricetta così convincente, dove le capacità tecniche e l'intelligenza hanno un ruolo tanto preponderante, il resto mancia, Commissario.]

Non ci vuole Perry Mason per ricusare una testimonianza che, partendo da un ascoltatore che non è in alcun modo in grado di dimostrare l'autenticità dei suoi ascolti, dovrebbe assolvere personaggi accusati di falsificazione di ascolti (e intendiamoci, stiamo sempre parlando all'interno delle iperboliche metafore radiantische, nessuno prenda sul serio il tono di imputazioni che sono volutamente da operetta, come il Commissario si ostina a non capire). Nonostante la palese contraddizione, il funzionario si proclama tuttavia più che soddisfatto:

Felice (per il perdurare del DXing come fenomeno assolutamente imprevedibile  e non catalogabile) poi di osservare come le esperienze di ognuno di voi,  magari pure migliori delle mie in assoluto nello specifico, siano state  smentite da un ascoltare, in questo periodo, assiduo, costante, giornaliero  (non mio purtroppo, di PLC!).

[in pseudo-italiano nel testo. Nello specifico, una traduzione assolutamente approssimativa potrebbe essere: "godo come un furetto per aver sputtanato degli sputtanatori che oltretutto pensano di essere migliori di me, tirando in ballo proprio l'ascolto - quanto mai vacillante, ma chissenefrega - che quei bastardi non credevano possibile. Beccatevi questa, stronzi. Mi spiace solo di non avere avuto io il piacere di sentire Vanuatu su 3945, ma forse è meglio così perché tutta la responsabilità ricade su PLC."
Ma come tutte le traduzioni anche questa è limitata dallo stato dell'arte di conoscenze filologiche che nel caso della lingua clementoniana sono ancora largamente incomplete.]

Forse accortosi con ritardo della intrinseca debolezza di taluni assunti. Il formidabile investigatore conclude il suo blitz ritornando ai registri lirici. Con esiti non sempre felici:

Alla base di tutto comunque un fatto etico: non demoliamo miti, non  sputtaniamo le persone. Ognuno comunque in questa vetrina virtuale e globale  responsabile delle proprie azioni: alla lunga, come il fatto inglese che  avete riportato, se le basi del mito non sono solide e ben fondate, alla  fine si ride tutti (amaramente).

[era esattamente quello che intendevano dire i maligni sputtanatori sputtanati (i quali, sia detto per inciso, non dubitano affatto che sia possibile ascoltare Vanuatu e le Solomon, solo pretenderebbero più serietà nelle segnalazioni): i nodi dei falsificatori vengono sempre al pettine. Chissà perché, il Commissario ha speso non si sa quanti msx e una testimonianza alquanto discutibile per poi dare parzialmente ragione ai suoi presunti avversari.]
 

Perchè trasformare questo passatempo bellissimo del DX in  eterno conflitto? Contro persone, idee, posizioni altrui? Credo che la mia  sia una posizione di non conflittualità e di reciproco rispetto e tolleranza  ampliamente condivisibile, finora da molti confusa (per calcolo? per  convenienza? per comodità?) come buonismo. Almeno ora, che i fatti di Mestre  ci pongono dinnanzi a responsabilità di fondo mica da poco, per esempio in  cui mi sento coinvolto quanto voi, per piacere non perdiamo l'ultimo tram!

L'inchiesta si conclude com'era iniziata, con un ecumenico (a quanti binari?) appello alla non conflittualità sottoscritto da un Clementoni che giustamente non ama essere preso per un buonista, tratto che nuocerebbe gravemente alla sua carriera.
Saliamo tutti sullo stesso ultimo tram (perché ultimo? e se fosse diretto in rimessa?) chiamato desiderio. Tanto il biglietto lo pagano gli sputtanatori: lui ci ha la tessera da Commissario.
 

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