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Valerio Di Stefano - Interferenze - Memorie di un radioappassionato disorganico
Prefazione di Andrea Lawendel - Postfazioni di Ezio Toffano e Franco Probi

TRASMETTITORE VALVOLARE IT9TZZ

LOGO DI IT9TZZ

Trasmettitore a valvole 7 - 14 MHz

 

TUTTE LE REALIZZAZIONI

  Per oltre 10 anni ho accarezzato l'idea di costruire un apparecchio che utilizzasse le valvole termoioniche, prova ne è il fatto che ho accumulato il materiale occorrente acquistato durante le varie fiere dei radioamatori che però è rimasto sepolto nei miei cassetti. Poi ho preso la decisione fatidica indirizzando le mie risorse verso uno schema semplice, alla portata di un radioamatore inesperto cresciuto nell'era dei transistor e dei circuiti integrati. Questo articolo rappresenta un invito a quei radio appassionati che avessero voglia di cimentarsi in una realizzazione del genere. Pertanto ho voluto dare una veste " old fashion " alla presentazione del progetto che come potrete osservare, esula dai canoni del classico circuito stampato. Troverete quindi schemi e layout un po' originali, una via di mezzo tra il tecnico e l'artistico.

E' indubbio il fascino che esercita sul nostro immaginario la vista una valvola accesa. Rappresenta, come dice un mio amico radioamatore " il simbolo dell'umano ingegno ". Lavorare con le valvole, seppur con i limiti imposti dalla moderna tecnologia dei componenti, ovviamente lontani da quelli originali, è una esperienza che tutti i radioamatori, come me cresciuti nell'era del transistor, dovrebbero fare. E' un ritorno ai primordi del radiantismo, caratterizzati da un'aura affascinante e romantica.

Raggranellato tutti i componenti, anche grazie alla generosità dell'amico radioamatore succitato, dopo alcune esperienze preliminari non scevre da cocenti delusioni ( molto istruttive ), ho allestito il semplice schema in figura 1 il quale non è il massimo dell'originalità ma ha il grande pregio di funzionare di primo acchito e, soprattutto, è stato testato con svariati collegamenti.

I valori di tensione del trasformatore sono determinanti per quanto concerne il rendimento, soprattutto per l’entità della tensione di placca tenendo conto che la valvola V2, la 807, tollera tensioni fino a 1000 V. A proposito delle tensioni di questo apparecchio, fate molta attenzione nel toccare i vari componenti, evitando di armeggiare il circuito sotto tensione e avendo cura di intervenire solo dopo aver scaricato i condensatori elettrolitici C1 e C2. Sarebbe auspicabile, durante la messa a punto, cercare l’aiuto di un radioamatore esperto, un cosiddetto “ Elmer “.

Potrete usare qualsiasi trasformatore che abbia una doppia uscita di alta tensione e due altre uscite rispettivamente da 6 V e 5 V per alimentare i filamenti delle due valvole. L’uso del quarzo come oscillatore permette di ottenere un segnale stabile; per cambiare banda, ovviamente, occorrerà sostituire il quarzo. Per evitare rotture dei piedini di questo prezioso componente, ho provveduto a saldarli su un jack maschio del tipo PUNTO-LINEA. Il tutto si inserisce nella relativa presa femmina posta sul piano dei componenti.

Il condensatore variabile Cv2, di piccolo valore, permette di spostare la frequenza di pochi chilocicli per centrare meglio i corrispondenti e di evitare possibili interferenze. Per la disposizione razionale dei componenti sullo chassis ( composto da una lastra di alluminio da 1 mm di spessore piegata ad U e rinforzata ai lati inferiori da due pezzi di legno ) attenersi alla figura.

Occorrerà auto costruire le bobine L2 ed L3. Per L2 avvolgere, su un supporto di plastica da 1,2 cm circa 100 spire di filo di rame smaltato da 0.4 mm di diametro. Questa bobina va montata in senso verticale ed ortogonalmente alla bobina L3. Per costruire la bobina L3 ho usato uno spezzone di vetronite ( vedi foto ) sulla quale ho disegnato un circuito stampato composto da pin da 3 mm. Realizzato l’incisione ho provveduto a saldare la bobina, precedentemente avvolta su un supporto cilindrico di plastica del diametro di 3 cm impiegando del filo d rame argentato ricavato dal cavo coassiale per TV. La bobina L1, assieme ai due condensatori C1 e C2 facevano parte di un alimentatore per apparati valvolari regalatomi dal mio amico “ Elmer “. Potrete ovviare usando, per L1, il primario di un trasformatore a 220 V e per C1-C2 impiegando dei condensatori elettrolitici moderni, badando che la tensione di lavoro sia superiore a quella dell’alta tensione presente all’uscita della valvola raddrizzatrice.

La bobina L4, denominata di Barkhausen-Kurtz, si costruisce avvolgendo 3 spire di filo TV su una resistenza da 68 / 1 W.

Dopo aver approntato il circuito, cablando i componenti come illustrato dalla figura 3, bisognerà mettere a punto il trasmettitore. Dare tensione, collegare l’antenna e chiudere il tasto telegrafico. Ruotare Cv1 fino a quando la lampadina Lamp2 si illuminerà segno che il quarzo è entrato in oscillazione. In questa fase potrebbe essere utile monitorare il segnale con un ricevitore a copertura continua. Se, nonostante la rotazione di Cv1 non si riesca a far oscillare il quarzo, occorrerà trovare la giusta posizione spostando la pinza a coccodrillo che preleva il segnale dalla bobina L3 per mandarlo in antenna. L’illuminazione più o meno intensa della lampadina segnalerà l’entità della potenza emessa che potrete misurare sostituendo l’antenna con un wattmetro. Potrete misurare, con i valori dei parametri indicati, una potenza di circa 6-7 watt, più che sufficiente per assicurarci agevoli QSO. Questo trasmettitore, oltre alle motivazioni sopra esposte, consente di realizzare la funzione di radioamatore nel modo più semplice possibile. Durante la fase sperimentale ho usato il mio ricevitore di stazione.

Mi scuso con i lettori, specialmente i più esperti, per essere stato prolisso. Mi sono calato nei panni dei radioamatori inesperti cercando di essere il più esaustivo possibile.

Elenco dei componenti R1 = 15 k 2 W R2= 47 k R3= 100 Ω 1 W  R4= 10k  1 W  R5= 6,8k  1 W  C1= 47 μF  600 V  C2= 47 μF  600 V  C3= 100 nF 400 V  C4= 100 nF  400 V  C5= 1nF  1000 V  C6= 100 nF  400 V  C7= 100 nF  400 V  C8= 100 nF  400 V   CV1= 25 pF Variabile  CV2= 250 pF Variabile  V1= 5U4G Raddrizzatrice  V2= 807  L1-L2-L3-L4= Leggi testo  Lamp1 220 V  Lamp2= 6 V - 100 mA  Quarzo= 7-14 MHz  Trasformatore di alimentazione (Leggi testo)

valvolare elettrico

VALVOLARE 1
VALVOLARE 3
valvolare tzz2



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