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Valerio Di Stefano - Interferenze - Memorie di un radioappassionato disorganico
Prefazione di Andrea Lawendel - Postfazioni di Ezio Toffano e Franco Probi

NORME DI COMPORTAMENTO

LOGO DI IT9TZZ

Norme di comportamento

RADIANTISMO

VALVOLARE  CODICE ETICO DEL RADIOAMATORE

1. Il Radioamatore si comporta da gentiluomo. Non usa mai la radio solo per il proprio piacere e, comunque, mai in modo da diminuire il piacere altrui.
2. Il Radioamatore è leale. Offre la sua lealtà, incoraggiamento e sostegno al Servizio di Amatore, ai colleghi ed alla propria Associazione, attraverso la quale il radiantismo del suo Paese è rappresentato.
3. Il Radioamatore è progressista. Mantiene la propria stazione tecnicamente aggiornata ed efficiente e la usa in modo impeccabile.
4. Il Radioamatore è cortese. Trasmette lentamente e ripete con pazienza ciò che non è stato compreso, dà suggerimenti e consigli ai principianti, nonchè cortese assistenza e cooperazione a chiunque ne abbia bisogno: del resto ciò è il vero significato dell’ HAM SPIRIT.
5. Il Radioamatore è equilibrato. La radio è la sua passione; fa però in modo che essa non sia a discapito di alcuno dei doveri che egli ha verso la propria famiglia, il lavoro e la collettività.
6. Il Radioamatore è altruista. La sua abilità, le sue conoscenze e la sua stazione sono sempre a disposizione del Paese e della comunità.  

LA LEGGE ITALIANA - D.L. 259/03, All. 26, Art. 12

Norme d’esercizio

1. L’esercizio della stazione di radioamatore deve essere svolto in conformità delle norme legislative e regolamentari vigenti e con l'osservanza delle prescrizioni contenute nel Regolamento internazionale delle radiocomunicazioni.
2. E’ vietato l’uso della stazione di radioamatore da parte di persona diversa dal titolare, salvo che si tratti di persona munita di patente che utilizzi la stazione sotto la diretta responsabilità del titolare. In tal caso deve essere usato il nominativo della
stazione dalla quale si effettua la trasmissione.
3. Le radiocomunicazioni devono effettuarsi con altre stazioni di radioamatore italiane od estere debitamente autorizzate, a meno che le competenti Amministrazioni estere abbiano notificato la loro opposizione.
4. E. consentita l’interconnessione delle stazioni di radioamatore con le reti pubbliche di comunicazione elettronica per motivi esclusivi di emergenza o di conseguimento delle finalità proprie dell’attività di radioamatore.
5. Le radiocomunicazioni fra stazioni di radioamatore devono essere effettuate in linguaggio chiaro; le radiocomunicazioni telegrafiche o di trasmissione dati devono essere effettuate esclusivamente con l’impiego di codici internazionalmente riconosciuti; è ammesso l’impiego del codice Q. e delle abbreviazioni internazionali in uso.
6. All’inizio ed alla fine delle trasmissioni, nonché ad intervalli di dieci minuti nel corso di esse, deve essere ripetuto il nominativo della stazione emittente. In caso di trasmissioni numeriche a pacchetto, il nominativo della stazione emittente deve essere contenuto in ogni pacchetto.
7. E’ vietato ai radioamatori far uso del segnale di soccorso, nonché impiegare segnali che possono dar luogo a falsi allarmi.
8. E’ vietato ai radioamatori intercettare comunicazioni che essi non hanno titolo a ricevere; è comunque vietato far conoscere a terzi il contenuto e l’esistenza dei messaggi intercettati e involontariamente captati.

ETICA DEL RADIANTISMO

PRIMA DI CHIAMARE FATE MOLTO ASCOLTO: Assicuratevi che la frequenza sia libera prima di trasmettere. Ascoltate per almeno 30 secondi e poi chiedete: “è libera la frequenza?” oppure “is this frequency in use?”. Ripetete la domanda due o tre volte.

L’uso troppo frequente del codice Q in fonia è una cattiva abitudine. Il codice Q è essenziale per i QSO in CW in quanto consente notevoli abbreviazioni della trasmissione ed assicura la comprensibilità al di là della conoscenza delle lingue ma il suo uso frequente in fonia è inopportuno. Usatelo con parsimonia.

Abbreviazioni che poi vanno accuratamente evitate in fonia sono: “HI” (la risatina), 73 (saluti) ed 88 (baci).

Quando si opera in mobile al di fuori della propria call area è opportune segnalarlo facendo seguire al proprio nominativo la dizione (ad esempio) “mobile 6” dove il 6 in questo caso identifica la call area in cui ci si trova. Analogamente se trasmettete da una call area diversa da quella abituale, usate il nominativo barrato (esempio IW6DSL/0 se trasmette dalla zona zero).

IL LOG DI STAZIONE

Tenete con cura il Log dei vostri collegamenti qualunque sia la banda ed il modo di emissione che usate. Il Log è il testimone della vostra attività, è il diario del vostro essere Radioamatore. Anche per le quattro chiacchiere con gli amici in FM sul ponte registrate sempre i vostri collegamenti.

Fra l’altro, il DL 259/03, che regolamenta l’attività di Radioamatore in Italia, prevede multe salatissime (sino a € 670,00) per l’omissione o mancato aggiornamento del Log.

Lasciate sempre una pausa prima di pigiare il PTT per consentire ad eventuali colleghi di bussare al QSO in corso.

Dopo aver pigiato il PTT, attendete un attimo prima di parlare. Se non lo fate la prima parola che direte rischierà di essere troncata ed incomprensibile. Se inizialmente riuscirete ad imporvi questa attenzione la cosa in seguito diverrà poi per voi automatica.

CORTESIA E FAIR PLAY

Mantenete un linguaggio gentile ed educato. Non è richiesto dalla Legge ma è un doveroso rispetto verso gli altri.

IL BAND PLAN

Rispettate il Band Plan della IARU. Anche questo non è imposto dalla legge ma è frutto di una preziosa autoregolamentazione internazionale dei Radioamatori. Il rispetto del Band Plan significa rispetto per gli altri.

I DISTURBATORI

Non rispondete a chi interferisce volutamente sulla frequenza con disturbi o linguaggio scurrile. Non inveite né tanto meno insultate. Ignorate semplicemente il disturbatore. Si stancherà.

ALFABETO FONETICO I.C.A.O.

Usate sempre l’alfabeto fonetico internazionale per scandire il vostro nominativo. Anche se siete in un QSO solo Italiano, evitate di usare nomi di città o peggio ancora inventare un vostro modo di dire i nominativi. Non è una questione di lingua, è un problema di comprensibilità. Il corretto uso dell’alfabeto internazionale facilita enormemente la comprensione particolarmente in situazioni di bassi livelli di segnale o di QRM.

Non usate mai la semplice dizione dell’alfabeto sia esso Italiano o Inglese. Se il vostro suffisso è PVD non dite semplicemente “pi vi di”, può essere confuso con “vi di ci” oppure “bi gi ti” etc. Solo se siete in QSO con amici che già vi conoscono questo sistema appare accettabile ma è sufficiente che entri in QSO un altro operatore, ecco che ha la necessità di avere il vostro nominativo con la giusta fonetica per poterlo comprendere.

NOMINATIVO

Per chiamare una stazione o per entrare in un QSO in corso dite semplicemente il vostro nominativo completo.

Nei Contest o nella caccia alla Dxpedition sentirete a volte chiamare utilizzando solo le ultime due lettere del nominativo. Questa è una pessima abitudine da evitare. Otterrete solo l’effetto di far perdere tempo all’altra stazione che sarà costretta a chiedervi il vostro nominativo completo.


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