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Valerio Di Stefano - Interferenze - Memorie di un radioappassionato disorganico
Prefazione di Andrea Lawendel - Postfazioni di Ezio Toffano e Franco Probi

CONVERTITORE PER DRM 1

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Convertitore per DRM 1

 

TUTTE LE REALIZZAZIONI

CIRCUITO Per un radioamatore in possesso di un minimo di strumentazione ed iniziativa la sfida per la ricezione DRM è uno stimolo allettante. In rete, si trova qualche convertitore in commercio ad un prezzo, in tutta franchezza, poco cònsono allo spirito Ham.
Questo articolo vuole anche dimostrare che con un paio di euro si può ricevere la DRM in barba a chi tenta di lucrare ma, soprattutto, tratta questo argomento alla stregua di un segreto militare non pubblicando schemi di nessun genere.
Qui, invece, troverete tutto quello che avreste voluto sapere sulla ricezione della DRM.
Bisogna costruire un convertitore capace di mescolare il valore della media frequenza (MF) dell’apparato ricevente con un segnale fisso generato da un oscillatore locale LO. Questa conversione deve restituire il valore di frequenza di 12 kHz (LO - MF = 12 kHz). Quindi, se il ricevitore ha il valore di MF caratteristico di 455 kHz (nella maggior parte dei casi), è necessario avere un oscillatore locale che generi una frequenza a 467 kHz; infatti 467 – 455 = 12 kHz. Lo stesso ragionamento si deve seguire in presenza del valore di MF a 10,7 MHz.
Lo schema del convertitore ( FIGURA 1 ) utilizza un solo transistor, per la precisione un mosfet a doppio gate, dal circuito ultrasemplice che ha il rendimento uguale a quello ottenuto con i due circuiti sopra descritti. Il progetto è dedicato a quei radio appassionati che hanno difficoltà a reperire l’integrato suddetto, pare fuori produzione, oppure che hanno voglia di realizzare un circuito i cui componenti, forse, sono già tutti presenti nel cassetto del ciarpame.
Si tratta di un convertitore che utilizza un mosfet a doppio gate Q1 impiegato per generare la frequenza locale (LO) a 467 kHz e come mescolatore. Il segnale a 467 kHz viene generato con la bobina L presente sul gate 2 mentre, sul gate 1, è presente il segnale a 455 kHz proveniente dall’apparecchio ricevente. Tale segnale, è bene precisarlo, dovrà essere prelevato dall’ultimo amplificatore a media frequenza e prima della rivelazione a diodo</u>. Per tale operazione sarà necessario riferirsi al manuale delle istruzioni del ricevitore. Nello schema appaiono anche le indicazioni dei terminali di Q1.
Il segnale così convertito è inviato alla scheda audio del computer (ingresso microfonico) impiegando, ovviamente, un cavetto coassiale. Il circuito stampato prevede l’inserzione di un condensatore in parallelo alla bobina L che, nel caso in cui vi sia un valore di media frequenza a 10,7 MHz, dovrà avere il nucleo di colore rosso o arancione e, solitamente, senza il condensatore interno.
Nel caso di valori di media frequenza a 455 kHz la bobina L potrà essere reperita da un ricevitore radio per onde medie in disarmo: il condensatore C6 è compreso nella bobina ma non costa nulla controllare; l’induttanza L, del valore di 10 mH, è <u>alquanto critica</u> nel senso che il suo valore non può essere arbitrario. Per verificare che il componente sia adeguato misurarne il valore ohmico con un tester che dovrebbe restituire un valore di resistenza non inferiore a 100 Ω.
Per il collaudo dare tensione e controllare il corretto funzionamento dell’oscillatore locale: sintonizzare su un ricevitore a copertura continua la frequenza 467 kHz e inserire a mo’ di antenna un corto spezzone di filo. Ruotare lentamente il nucleo della bobina L fino ad osservare una deviazione considerevole dell’indice dell’S-meter. Se avete a disposizione un frequenzimetro l’operazione risulterà ovviamente più rapida ed agevole.
Il software dedicato alla ricezione DRM con il computer si chiama DReaM ed è un programma open source (gratuito) scaricabile dal sito http://sourceforge.net/projects/drm.
Dalla finestra principale ( FIGURA 4 ) cliccare AM (analog) per accedere alla figura 5. Regolare, lentamente, i due potenziometri P1 e P2 fino ad ottenere un tracciato d’onda con un’ampiezza INPUT PSD moderata (2/3 dell’altezza) e dalla forma simile a quella illustrata nella fig. 1.
Ritoccare lentamente, una volta per tutte, il nucleo di L per portare la sella del tracciato della figura 1 in corrispondenza del valore di 12 kHz. Con il mouse cliccare all’interno del quadrante per portare la barra colorata verticale su 12 kHz. Agendo sullo slider restringere la banda passante in modo da comprendere tutta la cresta dell’onda.
Cliccare su DRM per tornare alla finestra principale. In presenza di segnali DRM, dopo alcuni secondi, la scritta SCANNING sarà sostituita dal nome della stazione e, inoltre, appariranno altre informazioni di servizio quali la lingua del programma, la nazione da dove emette la stazione, il tipo di ricezione (stereo o mono) ecc. In una finestra laterale si potranno leggere informazioni riguardanti il programma in onda. In presenza di buoni segnali la qualità dell’audio è pressoché HIFI.
Un’ottimale ricezione è caratterizzata dall’accensione, di colore verde, di tutti i tre led presenti sotto l’S-meter della finestra della videata principale ( snapshot ). Occhio quindi durante la sintonizzazione. Con questo tipo di ricezione non è tanto importante la potenza del segnale bensì la “pulizia“ dello stesso: assenza di scariche elettriche atmosferiche ed industriali, nessuna interferenza da parte di stazioni operanti in AM.
Per migliorare la ricezione, si potrà cliccare su VIEW per accedere alla finestra della figura 2, scegliere EVALUATION DIALOG. Selezionare SPECTRUM ed, eventualmente, spuntare le voci FLIP INPUT SPECTRUM, BAND PASSFILTER e MODIFIED METRICS.
Data la presenza di un oscillatore libero, facilmente influenzabile dall’esterno, consiglio vivamente di inserire il convertitore all’interno del ricevitore stesso ( dal quale si potrà ricavare anche l’alimentazione ) oppure in un contenitore metallico.
Ho effettuato le prove con il glorioso ricevitore Yaesu FRG-7000, notoriamente un poco “sordo“.
DRM STAMPATO
DRM COMPONENTI
DRM FOTO 1
Foto
DRM FOTO 2
Fig. 1
DRM FOTO 3
Fig. 2
ELENCO DEI COMPONENTI

R1= 1k  R2= 100k  R3= 100  P1= 47k Trimmer verticale P2= 22k Trimmer verticale C1= 47 μF  C2= 100 nF  C3= 100 nF  C4= 10 nF  C5= 100 nF  C6= Compreso in L  C7= 100 nF  C8= 100 nF  C9= 10 nF  C10= 1 nF  Q1= BF 960  L= Trasformatore di media frequenza con nucleo giallo o nero  H= 10 mH (Millihenry) 


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