Viene illustrata, dettagliatamente, la
sequenza di un tipico collegamento radiofonico in telegrafia.
Ogni passaggio è accompagnato dal relativo riferimento audio
indicato come un collegamento ipertestuale (in Realaudio). E' stato simulato un QSO tra un radioamatore italiano, IT9NRX ed uno giapponese, JA2AQF. Tutto ciò con la certezza di facilitare l'apprendimento della telegrafia, fugare ogni residuo dubbio sull'argomento e, perchè no, infondere in qualcuno l'entusiasmo per questo modo operativo. Lo svolgimento del QSO avviene nel più breve tempo possibile: per snellire i ritmi di collegamento i radioamatori usano una serie di abbreviazioni ABBREVIAZIONI TELEGRAFICHE alle quali occorre fare riferimento per comprendere il senso e la tecnica del collegamento. Quando un radioamatore ha intenzione di trasmettere su una frequenza prescelta dovrebbe sempre preoccuparsi di ascoltare a lungo per scongiurare l'evenienza di interferire con un QSO già in atto; infatti potrebbe darsi che i segnali di uno o di altri radioamatori siano talmente deboli da non essere udibili. Superata questa fase esplorativa il nostro comincia a manipolare lanciando in aria una serie di QRL ? ( La frequenza è occupata? ) e prestando il massimo ascolto onde percepire eventuali Prego spostarsi di frequenza, il lapalissiano OK oppure il più rude e sbrigativo GO. In questi casi sarà obbligatorio cambiare la frequenza ed astenersi dal chiamare per evitare di vedersi affibbiare il più offensivo degli epiteti che un telegrafista può ricevere: LID ( Cattivo operatore ). Per la cronaca il complimento più lusinghiero che si può ricevere è FB ( Fine Businness = ottimo lavoro ) riferito alla corretta manipolazione e, nella fattispecie, alla correttezza dimostrata così strutturato: CQ CQ CQ DE IT9NRX K. Penso che a tutti i BCL o SWL, anche per puro caso, sia capitata la ventura di ascoltare la chiamata di un radioamatore. La lettera K finale è l'invito, da parte di IT9NRX, a trasmettere rivolto a tutti i radioamatori intenzionati a collegarlo. La chiamata CQ CQ CQ DE IT9NRX viene manipolata per 3 o 4 volte. Un radioamatore giapponese, JA2AQF, che voglia entrare in collegamento con IT9NRX, procederà in questo modo: IT9NRX DE JA2AQF KN. La sigla KN è un esplicito messaggio a tutti gli altri radioamatori eventualmente all'ascolto e sta a significare che si vuole comunicare solo con quel determinato radioamatore. A questo punto, se l'italiano ha captato la risposta, effettuerà il primo passaggio emettendo, per un paio di volte per rassicurare il giapponese che il nominativo è stato registrato correttamente, in questo modo: JA2AQF DE IT9NRX = ( La doppia lineetta = separa le varie parti del messaggio e funziona, in sostanza, come un punto e a capo ). Il QSO procede con GE DR OM ES TNX FER CALL = Seguono le informazioni specifiche del QSO prime fra tutte il rapporto RST. Ma andiamo per ordine: UR RST IS 599 = ( i tre numeri del rapporto sono ripetuti 3 volte così come vengono ripetuti anche il QTH ed il NAME secondo la procedura. MY QTH IS MESSINA MY NAME IS CARMELO = Il passaggio si conclude con HWJA2AQF DE IT9NRX KN Le possibilità, a questo punto, potrebbero essere due: il giapponese ha compreso tutto quanto è stato battuto dall'italiano e, allo stesso modo, manipolerà con il tasto il suo rapporto RST ( essenziale per la validità di qualsiasi QSO ) aggiungendo il QTH ed il nome e conclude chiedendo all'italiano se ha compreso tutto il passaggio: OK ? AR IT9NRX DE JA2AQF KN Potrebbe verificarsi però la possibilità che, a causa di interferenze o evanescenze, il giapponese non abbia capito qualche parte del passaggio, ad esempio il nome dell'italiano. Sarà probabile, allora, che l'orientale proceda in questo modo: BK PSE RPT UR NAME AGN AR BK La sigla BK ( BreaK in ) serve a sveltire i tempi del QSO evitando di manipolare i nominativi. La pratica del BK, molto usata dai telegrafisti più esperti specialmente durante i contest, non deve distogliere dall'obbligo che hanno i radioamatori di identificarsi ogni 5 minuti. Se consideriamo però che un QSO completo dura circa 10 minuti si può arguire che annunciarsi 2 o 3 volte è più che sufficiente. Conclusa la fase informativa essenziale si passa, nel secondo momento del collegamento, a illustrare le condizioni di lavoro HR RIG IS KENWOOD 440 = PW IS 100 WATTS = ANT IS DIPOLE = WX IS SUNNY ES TEMP IS 20 Il radioamatore italiano a questo punto "rimanda" il tasto al giapponese il quale confermerà o meno la ricezione dei dati INFO e svolgerà un passaggio sostanzialmente simile, almeno nella procedura, e chiederà oppure annuncerà le condizioni di scambio della QSL con: MY QSL IS VIA BURO AR IT9NRX DE JA2AQF KN. Il nostro connazionale confermerà, o no, la volontà di scambiare la cartolina QSL e indicherà il modo: via associazione ( BURO ) oppure diretto ( DIRECT ) e concluderà con HPE CUAGN 73 ES GL GB GD DX CL AR JA2AQF DE IT9NRX TU TU SK...La sigla CL indica a tutti gli eventuali radioamatori in attesa di collegare IT9NRX che costui ha invece intenzione di chiudere definitivamente le trasmissioni. Ovviamente, l'omissione della sigla è un esplicito invito a chiamare. Il giapponese si congederà allo stesso modo variando con TU TU SK .. I due puntini, modulati in un certo modo, non hanno nessun significato specifico in telegrafia ma assumono un simpaticissimo significato di saluto finale, una abitudine, un simpatico vezzo che rientra nell'aura che avvolge tutto il mondo della telegrafia. L'italiano finalizzerà ancora con TU TU SK .. modulando i due punti così come li ha battuti il corrispondente. In tal modo egli fa comprendere di aver seguito fino in fondo il QSO e saluta alla stessa maniera. |